L’immigrazione A? un tema scottante che occupa sempre, tutti i giorni, le prime pagine dei giornali. Ogni settimana vediamo il Mar Mediterraneo solcato da gommoni stracarichi di gente e subito dopo partono i grandi dibattiti televisivi.
Sono 36.884 i migranti sbarcati in Italia nei primi 4 mesi del 2017 secondo gli ultimi rilevamenti del ministero dell’Interno. Un aumento degli arrivi via mare del 35,13% rispetto ai primi mesi del 2016. Di questi, secondo le stime di Save the children,Ai??3.360 sono i minori non accompagnati arrivati quindi senza genitori o figure adulte di riferimento. Nel 2016 i minori non accompagnati sono stati in totale 25.800, mentre nel 2015 erano circa 15.000. Un fenomeno quindi in continua crescita che richiede una rete di accoglienza speciale e preparata.
Il bagaglio presenta in modo chiaro questo fenomeno dei minori in base ai dati del 2015. L’autore, Luca Attanasio, non solo riporta statistiche e informazioni sul percorso di accoglienza, ma getta uno sguardo sulla storia personale di alcuni di questi minori. Come quella di Mohammed, fuggito a 14 anni dalla Costa d’Avorio dopo la morte di entrambi i genitori. Inizia per lui un viaggio difficile che lo porterAi?? fino in Libia, poi a Malta e infine in Italia. BenchAi?? poco piA? di un bambino, non gli vengono risparmiate, botte, umiliazioni, privazione di acqua e cibo. Ma lui resiste e corona il suo sogno di arrivare in Italia alla ricerca di un futuro.
Leggendo la storia di questi ragazzini la prospettiva sull’immigrazione cambia un po’. Gli immigrati non sono piA? solo numeri ma persone che portano un bagaglio drammatico che noi non possiamo immaginare.
Il bagaglio A? quindi un libro importante che fa riflettere sui motivi che hanno spinto migliaia di giovani disperati a partire pur sapendo che possono andare incontro alla morte. Spetta poi ai politici trovare una soluzione su come accogliere questi migranti e aiutarli nel loro percorso di inserimento ma almeno noi, persone comuni, possiamo comprenderli e lasciare da parte pregiudizi e paure per accoglierli nel miglior modo possibile.