In un’epoca in cui il capitalismo sfrenato sembra essere l’unico sistema economico possibile, c’A? chi ancora vuole trovare un’alternativa. Il direttore della ricerca al Centre National del Recherche Scientifique, FrA�dA�ric Lordon, nel saggio Capitalismo, desiderio e servitA?, sviluppa una critica netta al capitalismo odierno. La tesi dell’autore A? che il modello capitalistico sta creando una societA� in cui i dominati, sfruttati sul lavoro, sono in realtA� contenti della loro condizione. Come A? possibile? Attraverso una strategia antica ma ancora valida. Usando a proprio vantaggio l’economia dei desideri e degli affetti. Non vuoi rendere piA? felice il tuo bambino che vuole il gioco visto in televisione e che tutti i suoi compagni di scuola hanno? Non vuoi avere l’ultimo modello di smartphone che A? cosA� veloce che ti permette di lavorare anche quando sei in giro? Facendo leva sugli affetti e sulle passioni delle persone l’economia capitalista rende indispensabile l’essere sfruttati per potersi permettere tutta una serie di bisogni materiali che ci rendono felici. Contenti e sfruttati…Partendo da queste riflessioni Lordon torna allora all’economista tedesco Marx e al filosofo Spinoza. Grazie a Marx infatti possiamo comprendere le strutture del capitalismo mentre con Spinoza si comprendono i meccanismi delle passioni. E analizzando insieme i due filosofi abbiamo una visione piA? chiara di come siamo diventati dipendenti dai bisogni creati ad arte dall’economia capitalista.
Capitalismo, desiderio e servitA? A? edito da DeriveApprodi all’interno della collana Operaviva.