Viaggi nella storia

Tre libri, editi dalla casa editrice Il Mulino, che raccontano di viaggi. Uno mitico, quello degli Argonauti, il secondo reale e il terzo non ancora terminato. Che cosa accomuna questi tre viaggi? L’incontro tra culture differenti che imparano con difficoltà a conoscersi e riconoscersi.

Il viaggio più pericoloso della storia

Un titolo accattivante per il libro di Tommaso Braccini, professore di Filologia classica all’Università degli studi di Siena. Con gran rigore metodologico l’autore ripercorre le tappe del mitico viaggio degli Argonauti alla ricerca del vello d’oro. “il viaggio degli Argonauti è l’archetipo di tutti i viaggi, una inesauribile fonte di rivelazioni, suggestioni e rimandi che riserveranno più di una sorpresa”. Perché prima di tutto il viaggio è scoperta di luoghi, di tradizioni, di esseri viventi, di umanità. Braccini rilegge quindi il grande racconto mitologico come la storia del primo contatto tra Oriente e Occidente, un incontro che dà avvio a quella fase di scambi mediterranei che non è ancora terminata. Mentre infatti va in scena lo spettacolo del Mar Mediterraneo quale muro, frontiera che non può essere valicata, il viaggio degli Argonauti ci ricorda quanto invece il Mare nostrum, come lo chiamavano i Romani, sia soprattutto un veicolo di comunicazione tra popoli lontani geograficamente e culturalmente. Gli Argonauti navigano fino a toccare le coste della Scandinavia, la sabbia del Sahara, oltrepassando lo stretto di Gibilterra. Che cosa quindi ci racconta oggi questo viaggio? Racconta che quel mare era chiamato dai Greci pontos, che di per sé non significa mare ma passaggio. La distesa marina quindi non è invalicabile bensì “sentiero, anzi ponte aperto nonostante ostacoli, mostri e pericoli”.

Il mondo atlantico

Seguendo quindi il filone del mare come spazio di incontro questo libro di Eric Schnackenbourg, professore di storia moderna all’Università di Nantes, osserva l’Oceano Atlantico dal XV al XVIII secolo con la lente della storia globale. La storia di Europa, America e Africa vengono quindi rilette alla luce delle connessioni che proprio in questo periodo vengono create e sviluppate. Nel ripercorrere la storia di questo triangolo commerciale l’autore fa emergere “la diversità e la coerenza globale, la frammentazione e l’integrazione, l’autonomia e l’interdipendenza”. La storia del mondo atlantico è sicuramente caratterizzata da sfruttamento, brutalità, schiavismo, ma non si può tralasciare quanto l’America fu una terra di incontri di popolazioni, di scambi di idee, di scoperte di sapori nuovi. Una storia quindi caratterizzata anche da interconnessioni e influenze che hanno profondamente segnato ciò che siamo noi adesso. E bisognerebbe sempre ricordarlo ogniqualvolta si parla di identità come qualcosa di antico e immutabile. “Policentrico, fluido e complesso, il mondo atlantico formava un sistema”, sistema che per definizione è costituito da diversi elementi reciprocamente interconnessi e interagenti tra loro o con l’ambiente esterno. Tutto il contrario quindi rispetto alla visione di una storia insegnata, studiata e divulgata a compartimenti stagni.

Le vie degli ebrei

Il libro della storica Anna Foa è invece il viaggio di un intero popolo, quello ebraico. Un cammino obbligato che ci ricorda però quanto l’Europa sia figlia anche delle minoranza. L’autrice infatti lo dichiara subito quando, parlando dei luoghi vissuti dagli ebrei, scrive: “La diaspora resta viva, come viva resta la storia della sua presenza in Europa, parte integrante della storia europea come della sua cultura”. Nel libro la storica traccia quindi il viaggio degli Ebrei in Europa scegliendo i luoghi al momento in cui la presenza ebraica è più significativa e simbolica. Troviamo quindi la città tedesca di Magonza, Trento, Salonicco, Granada, Praga, Berlino, Odessa, Parigi, solo per citarne alcuni. Quello disegnata da Foa è un viaggio non solo fisico ma anche e soprattutto storico e culturale, perché per seguire le tracce della diaspora ebraica l’autrice non può che raccontare anche il cammino che l’Europa ha percorso per arrivare alla democrazia, quella imperfetta forma politica che però lei sola è in grado di tutelare e valorizzare le minoranze. Anche in questo libro lo scontro ha rappresentano anche e soprattutto l’incontro di religioni e culture diverse che si sono a volte sfiorate, altre volte fuse, il più delle volte semplicemente contaminate.

Il viaggio più pericoloso della storia

di Tommaso Braccini
Il Mulino, 2024
pp. 280, euro 27

Il mondo atlantico
Una storia globale (XV-XVIII secolo)

di Eric Schnackenbourg
Il Mulino, 2024
pp. 416, euro 32

Le vie degli Ebrei

di Anna Foa
Il Mulino, 2024
pp. 184, euro 15

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